QUALE PERSONAGGIO ICONICO DISNEY SEI?

QUALE PERSONAGGIO ICONICO DISNEY SEI?

Quale personaggio iconico Disney sei? Rispondi a queste semplici domande e scoprilo!

Qual è la tua fase della giornata preferita?

A- mattina

B- pomeriggio

C- sera

D- notte 

Qual è il tuo difetto maggiore tra questi?

A- impacciataggine

B- impazienza e fretta nel fare le cose

C- ingenuità e sbadataggine

D- “caratterino” 

Nei film Disney di solito in quale ruolo ti identifichi maggiormente?

A- spalla comica

B- protagonista

C- personaggio che si caccia sempre nei guai

D- cattivo

Qual è il tuo colore preferito tra questi?

A- bianco

B- giallo

C- blu

D- verde

Qual è la tua passione maggiore? 

A- andare in montagna

B- viaggiare sempre in posti nuovi

C- nuotare

D- andare a Messa

Qual è il tuo genere di musica preferito?

A- tutte le canzone natalizie

B- le canzoni dello zecchino d’oro

C- musica pop/rock

D- musica classica

Qual è la tua stagione preferita? 

A- inverno

B- primavera

C- estate

D- autunno

MAGGIORANZA RISPOSTE A: Sei una persona buffa e goffa come Olaf. Quando ci sei te ci si diverte di sicuro e, allo stesso tempo, non si può mai stare tranquilli… una ne pensi e cento ne fai. 

MAGGIORANZA RISPOSTE B: Sei una persona con la testa fra le nuvole come Alice nel paese delle meraviglie. Sai essere molto intelligente, ma forse dovresti pensare un po’ più con i “piedi per terra”.

MAGGIORANZA RISPOSTE C: La tua personalità si addice molto a quella di Dory: sei una persona semplice, fai le cose “come ti vengono” e, anche se provi a pianificare la tua vita, succede sempre qualche imprevisto

MAGGIORANZA RISPOSTE D: Ecco qua il nostro gobbo di Notre Dame! Sei una persona seria, religiosa, e guai a chi non segue le tue regole.

Alessia Paganelli 4A, Maria Fiorina 4E

PLAYLIST DEL MESE – OTTOBRE 2023

PLAYLIST DEL MESE – OTTOBRE 2023

Ciao a tutti, finalmente è tornata su Cassandra la playlist del mese, ecco a voi le dieci canzoni – secondo il mio modestissimo parere –  più belle del mese! Vi ricordo che potete ascoltare questa e tutte le altre playlist su Spotify, stay tuned.

(per accedere velocemente alla playlist basta scannerizzare il codice da Spotify)

“Wots… Uh The Deal” – Pink Floyd

Challenge per i Pink Floyd: fare una canzone che non ti deprima.

Spoiler: Impossibile.

“In My Life” – The Beatles

Solo la copertina dell’album ti fa pensare all’autunno quindi mi sembra obbligatorio metterla per questo mese, c’è da dire anche che è uno dei tanti capolavori dei Beatles, quindi si va sul sicuro.

“Slow Dancing in a Burning Room” – John Mayer

“Ma è come Red light di Tedua…”

“Blackbird” – The Beatles

Canzone chill per eccellenza consigliata la mattina quando stiamo ancora dormendo e non vogliamo svegliarci del tutto.

“Here,There And Everywhere” – The Beatles

Continuiamo col filone di canzoni chill: questa è malinconica e piena di armonie, per non parlare del testo spettacolare che riesce a calmarti anche nei momenti più tosti.

“Heart Full of Soul” – The Yardbirds

Sono conscio di essere (probabilmente) l’unico a conoscerli ma questa ti sveglia per bene prima di una meravigliosa giornata al Sarpi.

“(Don’t Fear)The Reaper” – Blue Öyster Cult

Periodo di Halloween e come fai a non ascoltarti sto capolavoro che compare in davvero troppi film horror 

“PRIDE” – Kendrick Lamar

Spettacolo dall’inizio alla fine, questa canzone ti fa quasi volare e i 4 minuti di durata ti sembrano 30 secondi: perfetta quando dopo un bel 3 in greco vorresti scomparire in Nicaragua.

“MOLOTOV” – Lazza

Ci vuole una canzone che spinga per bene e “Molotov” fa sempre cantare tutti -male, ma li  fa cantare.

“ABC” – Slings feat. Bello Figo

Una canzone meme va messa per forza e questa direi che è perfetta per questo scopo.

Gli Slings non deludono mai e Bello Figo fa sempre il suo, soprattutto quando invece che cantare inizia letteralmente a parlare sulla traccia.

Queste erano dieci canzoni che ho amato in questo mese, spero di avervi fatto conoscere qualche perla, ci vediamo il mese prossimo.

Matteo Folci VD

CALCIO E SCOMMESSE ILLEGALI

CALCIO E SCOMMESSE ILLEGALI

Nel mondo sportivo, in particolar modo nell’ambito calcistico, esistono svariati casi di giocatori indagati per aver scommesso su partite del loro stesso sport (considerato reato dai tribunali sportivi): dai più recenti come Ivan Toney, attaccante del Brentford, o Cristiano Doni, ex giocatore dell’Atalanta, a quelli più lontani come il caso di Paolo Rossi, vincitore del mondiale del 1982.

In quest’ultima settimana invece a sconvolgere il mondo calcistico, e soprattutto quello della nazionale italiana, è stata l’accusa di calcioscommesse nei confronti di Nicolò Fagioli, Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo.

Il centrocampista della Juventus, accusato per primo tra i tre, è stato indagato quasi casualmente dagli investigatori della squadra mobile di Torino, mentre i nomi di Tonali e Zaniolo sono stati rivelati agli inquirenti da Fabrizio Corona, un personaggio televisivo e imprenditore italiano, che è stato interrogato come testimone.

Successivamente è stata riportata sempre da Corona una presunta compartecipazione al reato dei due giocatori della Roma Nicola Zalewski, successivamente smentita dall’informatore stesso di Corona, e Sardar Azmoun, colto allo stadio mentre guardava una corsa di cavalli (il tribunale sportivo considera però reato solamente scommettere sul proprio sport).

E’ già arrivata l’autodenuncia di Nicolò Fagioli, che dovrà scontare sette mesi di squalifica e altri cinque commutati in prescrizioni alternative, sebbene gli venga permesso di continuare ad allenarsi nel centro sportivo bianconero,e di Sandro Tonali, di cui ora come ora si sa ben poco (oltre al fatto che pare abbia scommesso su partite del Milan l’anno scorso); per quanto concerne invece Nicolò Zaniolo, il suo avvocato afferma che abbia giocato solamente a Poker e BlackJack online, quindi in regola, ma l’indagine resta aperta.

E’ dunque interessante analizzare questo lato oscuro del calcio: la fama e i soldi non riempiono il vuoto di alcuni giocatori, che conducono vite tristi ma soprattutto solitarie (la solitudine è un denominatore comune tra i giocatori che sono stati negli anni coinvolti nel giro del calcioscommesse). Oltretutto questi giocatori sono facilmente influenzabili – non è un caso che entrino in giri illegali – e diventa dunque molto importante la figura del procuratore, dell’allenatore, della famiglia o della compagna:  spesso è infatti essenziale che ci sia un punto di riferimento su cui poggiarsi nelle difficoltà, soprattutto per i giocatori più giovani che da un giorno con l’altro si trovano a essere costantemente sotto i riflettori o a dover lasciare amici e famiglia per andare a giocare all’estero, come accaduto a Tonali e a Zaniolo. In una recente intervista Alexis Mac Allister, centrocampista dell’Argentina (con cui è stato campione del mondo lo scorso anno) e del Liverpool, ha sottolineato perfettamente le difficoltà di un giocatore che va a giocare all’estero e ha inoltre evidenziato come diventino essenziali gli affetti, che hanno il compito di supportarti anche se dall’altra parte del mondo.

Inoltre, talvolta è la criminalità organizzata la causa che spinge i giocatori a scommettere, come l’eclatante caso di Andrea Masiello, ex giocatore di Bari, Atalanta e Genoa, che, quando vestiva la maglia biancorossa, è stato protagonista di un clamoroso autogol che permise al Lecce di rimanere in Serie A; nel suo interrogatorio ammise la partecipazione della criminalità organizzata leccese che lo aveva pagato dopo la partita tra le due compagini. Molti giocatori pertanto non sono in grado, comprensibilmente, di gestire e affrontare un problema di questo genere e occorre dunque che le squadre comincino a tutelarli.

In questo momento sono in corso i processi contro Fagioli e Tonali, mentre per quanto riguarda Zaniolo si attendono ulteriori aggiornamenti; ciò che si auspica è che i tre calciatori possano recuperare al meglio attraverso percorsi di recupero appositi e che possano tornare a giocare al più presto.

Filippo Monaco e Samuele Garattini 3E

INTERVISTA AI CANDIDATI D’ISTITUTO

INTERVISTA AI CANDIDATI D’ISTITUTO

Evangelista

Per chi ancora non vi conosce, chi siete?

Margherita: ciao io sono Margherita Zagaria Cortesi e sono in 4ªF.

Emma: io sono Emma Pinto e sono in 3ªE.

Perché avete deciso di ricandidarvi?

Margherita: mi ricandido perché l’anno scorso mi è piaciuta tanto come esperienza e sono molto legata al Sarpi, dato che mi ha cambiata da quando sono entrata e mi piace tanto fare qualcosa di utile per le persone e in questo modo, secondo me, ho la possibilità di farlo.

Emma: io invece ho deciso di candidarmi perché è da quando sono in prima che sogno di candidarmi a rappresentante d’istituto, perché mi piace aiutare le persone e, dopo aver visto cosa non funziona al Sarpi, mi piacerebbe portare un minimo di cambiamento sui punti che vanno migliorati.

Cosa pensate del programma dello scorso anno e di quello che siete riuscite a fare?

Margherita: l’anno scorso è stato il primo anno per me ed ero in un ambiente totalmente nuovo, abbiamo fatto sicuramente degli errori ma è stato molto formativo e ci ha fatto vedere come si lavora in questo campo. Quest’anno le proposte sono molte di più e le abbiamo strutturate anche in base a cosa eravamo riuscite a fare l’anno scorso, siamo molto fiere delle proposte perché pensiamo vi sia stato un upgrade e speriamo sempre di poterci migliorare.

In che cosa consiste questo upgrade? In cosa pensate sia migliorato il nuovo programma rispetto a quello dell’anno scorso?

Margherita: quello dell’anno scorso era meno innovativo, era più un portare avanti cose degli altri anni. Quest’anno abbiamo cercato di trovare un punto di slancio per nuove attività. 

Emma: Siamo molto fiere del programma di quest’anno perchè davvero crediamo che offra delle possibilità in più agli studenti di vivere la scuola con delle opportunità che non riguardano prettamente le 5 o 6 ore in classe ma poter ampliare un proprio bagaglio culturale.

Nel programma di quest’anno avete riproposto i tornei sportivi in collaborazione con il Mascheroni e il Sant’Alessandro, perché l’anno scorso non sono stati fatti? E perché pensate che quest’anno riuscirete a farli?

Margherita: L’anno scorso è stata una questione di tempo, siamo state elette praticamente a dicembre e quindi l’organizzazione è stata rimandata di troppo. Visto che le elezioni si svolgono prima e i tornei possono iniziare prima, stessa cosa nelle altre scuole perchè alla fine si tratta di cercare di venirsi incontro coi tempi, quest’anno speriamo che possa essere più fattibile.

Quest’anno nel vostro programma ci sono molte proposte, visto che quelle dell’anno scorso non sono state realizzate tutte, perchè avete deciso di aumentarle?

Margherita: Secondo me, le proposte dell’anno scorso erano diverse, posso pensare per esempio al color party, era una proposta su cui puntavamo molto però alla fine l’Edonè non si è voluto prendere l’onere della pulizia, quindi abbiamo cercato di rivisitare alcune cose cercando di renderle più attuabili, io ed Emma abbiamo lavorato molto bene insieme, oltre che come rappresentanti, come amiche, quindi è stata una cosa che è venuta da sé.

Emma: in più con il cambio di presidenza, di tutte le cose che abbiamo portato nel programma ne abbiamo parlato con il preside e lui ci ha detto che, in caso di elezione, sono tutte fattibili e realizzabili, per questo risultano tante ma il preside ci ha dato la sua parola, se così possiamo dire, di una loro effettiva realizzazione in caso di elezione.

Margherita: molte cose che abbiamo proposto quest’anno l’anno scorso non sarebbero mai state possibili da attuare.

Avete qualcosa da aggiungere?

Margherita: vi siete sempre fidati di Evangelista, fatelo ancora perché con gli anni si migliora, sempre, come il vino.

Oculista

Direi di partire con una presentazione, chi siete?

Beatrice: siamo Beatrice Carlessi di 5ªB

Edoardo: ed Edoardo Bruschi di 5ªF.

Perché avete deciso di candidarvi?

Beatrice: io personalmente stavo pensando di candidarmi da due annetti e stavo cercando una persona con cui mi trovassi effettivamente bene. L’anno scorso verso metà della quarta ho conosciuto Edo e abbiamo deciso di candidarci insieme.

Edoardo: esatto.

Pensate che essere una lista nuova vi svantaggi?

Edoardo: Ni, sicuramente non abbiamo la stessa notorietà di evangelista, in quanto esiste da 6 o 7 anni, ma è anche vero che non abbiamo commesso errori l’anno scorso proprio perché non eravamo eletti, per cui siamo meno criticabili sotto certi punti di vista.

Quali sono i punti forti del vostro programma?

Beatrice: sicuramente uno dei nostri punti forti sono i relatori che abbiamo intenzione di portare, soprattutto Barbero. È una cosa mai proposta al Sarpi, abbastanza realizzabile, nel senso che anche i nostri amici del Mascheroni l’hanno contattato e lui si è dimostrato molto disponibile.

Edoardo: non solo, anche Benigni andrà al Mascheroni.

Beatrice: vero. Poi un altro nostro punto forte è che teniamo molto in considerazione le classi prime, e anche le commissioni sono un punto forte visto che nel nostro programma le spingiamo molto.

Edoardo: esatto, la nostra idea per le commissioni era sicuramente quella di rivitalizzarle  e di renderle più attive, introducendo, oltre le aule studio, la mensa universitaria e il credito che verrà riconosciuto agli studenti che parteciperanno alle commissioni, non solo ai referenti, dopo un totale di 20 ore, come pattuito con il preside. Inoltre se dovessi aggiungere altri punti in favore della nostra lista citerei sicuramente l’introduzione dei dibattiti di pausa caffè, in quanto offrono la possibilità di assistere a un serio dibattito fatto da professionisti che si occupano di politica e fanno politica per vivere, inoltre sicuramente gli studenti potranno farsi un’idea su temi d’attualità che decideremo insieme. Infine citerei come ultimo punto la creazione della serata Infinity, che a differenza di altre serate che che sono state proposte da altre liste, verrà gestita dai rappresentanti di Sarpi, Mascheroni, Lussana e Secco Suardo che, proprio in quest’ottica, non è gestita da persone esterne che hanno come fine il guadagno, per cui gli introiti verranno impiegati per le feste successive e cercheremo di autofinanziarci, nei limiti del possibile; ovviamente non potremo azzerare i costi delle feste ma li abbasseremo considerevolmente. Un altro punto a favore di questa serata è che nasce con l’intento di creare identità e coesione tra scuole, proprio per questo propone agli studenti di queste 4 scuole uno sconto che oscillerà tra il 25 e il 30% circa sul prezzo d’ingresso.

Perché i sarpini dovrebbero scegliervi?

Beatrice: secondo me dovrebbero votarci per portare novità e una nuova aria al Sarpi, visto che sia io che Edo siamo di quinta quindi abbiamo visto il Sarpi per 5 anni.

Edoardo: abbiamo sicuramente più esperienza e anche per i punti di forza citati in precedenza.

Avete qualcosa da aggiungere?

Beatrice: votate oculista!

Lista Uovo

Innanzitutto: chi siete?

Emanuele: noi siamo Emanuele di Filippo di 4a

Beatrice: e Beatrice Donvito di 5e

Emanuele: e insieme siamo la lista uovo,

Beatrice: la lista che si sbatte.

Perché avete deciso di ricandidarvi?

Emanuele: per me sarebbe la prima volta in realtà, per lei la terza. Pensiamo e ci auguriamo di poter dare ancora tanto di quello che abbiamo a questa scuola.

Beatrice: io mi ricandido perchè è un’esperienza che mi piace tantissimo ed essere un po’ la voce dei sarpini è sicuramente gratificante perché ti dà tante responsabilità a cui io credo di essere sempre riuscita a tener testa. Mi vedo nel ruolo e mi piace farlo.

Cosa pensate del programma dell’anno scorso?

Beatrice: tutto quello che abbiamo proposto è quello che abbiamo portato avanti in tutte le misure. Quello che non è riuscito non è dipeso da noi, ad esempio la questione apericena, come ho detto in propaganda. Quindi ecco, non è per toglierci responsabilità, ma per essere sinceri fino in fondo.

Il programma nuovo in cosa è cambiato e migliorato?

Emanuele: io il programma dell’anno scorso l’ho vissuto più in terza persona, nel senso che non mi riguardava principalmente. Quest’anno il nostro obiettivo è stato proprio la concretezza. Infatti tutte le proposte che abbiamo portato, a partire dal ballo delle quinte fino alle feste e tutto quello che abbiamo proposto, è stato innanzitutto già approvato dal preside e poi sono cose molto fattibili, ad esempio l’apericena noi non ci siamo più sentiti di portarla in propaganda in quanto l’iter sarebbe davvero lungo e difficile. E sinceramente proporre l’apericena per il secondo anno di fila e non portarlo a termine non ce la siamo sentita e di conseguenza abbiamo portato una soluzione molto più fattibile e realizzabile.

Beatrice: esatto, e proprio perché l’anno scorso dell’apericena mi sono occupata io in prima persona so cosa vuol dire e so che i professori in primis non sono disposti a prendersi le responsabilità di alcun tipo, lo stesso lo era per il preside. Il preside, per quanto possa essere intenzionato a farlo non dipende solo da lui, ma anche dai professori. Senza professori non si può fare niente.

L’anno scorso avevate proposto la proiezione in collaborazione con la commissione cinema in terrazza, ma non è stata fatta. Perché non è stata fatta e perché quest’anno pensate di poterla fare?

Beatrice: allora l’anno scorso non è stata fatta per lo stesso problema delle aule studio, ovvero non c’erano professori che facessero vigilanza. Quest’anno il dirigente ha organizzato in maniera diversa quelle che sono le aule studio. Ci sono dei professori che hanno una disponibilità di ore da impiegare che l’anno scorso non c’era.

Poi anche l’acquisto del proiettore l’anno scorso non era possibile, mentre quest’anno abbiamo avuto diverse convenzioni, per esempio con l’oratorio di San Paolo che ci darà appunto dei film, anche recentissimi (avendo loro un cinema all’interno dell’oratorio). La scuola poi potrà sostenere il costo di un proiettore che noi poi ci auguriamo di rimborsare proprio attraverso la visione di questi film che infatti costeranno 1/2€ a visione.

Perchè quest’anno proponete di spostare il ballo delle quinte in terrazza, anziché farlo in qualche villa?

Emanuele: abbiamo deciso di cambiare focus per trovare una soluzione a quello che era l’apericena, quindi garantire agli studenti di quinta di vivere un momento bello all’interno della scuola, non perché l’anno scorso il ballo non fosse andato bene, ma vista l’impossibilità di portare l’apericena abbiamo deciso di portare qualcosa di concreto che fosse al 100% fattibile. Io sinceramente se fossi in quinta preferirei fare il ballo delle quinte nella scuola che è stata sfondo di difficoltà e quant’altro per 5 anni piuttosto che in un luogo esterno.

Beatrice: esatto, per avere una nuova tradizione che non sia più l’apericena, per ovviare a questa cosa abbiamo pensato al ballo, che potenzialmente si poteva fare in una villa ma per avere un’alternativa all’apericena abbiamo pensato di spostare il ballo, che prima o poi sarà fatto da tutti.

Volete aggiungere qualcosa?

Emanuele: vi ricordiamo mercoledì 18 ottobre di votare bene e di votare Lista Uovo.

Beatrice: esatto, confermo quanto detto.

Rebecca Madravio 4ªA

Maria Fiorina 4ªE

Talent Farm

Talent Farm

Teoria e pratica non si alternano mai. È questa la più grande problematica del sistema scolastico in Italia. E dire che, sulla teoria, i nostri studenti sono tra i più formati al mondo. Il problema è questo: troppo spesso, la loro maggiore aspirazione è arrivare a fine anno con il massimo dei voti, perciò non pensano a vivere e ad accumulare esperienze formative. Quindi, capita che cinque o dieci anni di studio matto e disperatissimo non bastino non solo per trovare un lavoro, ma nemmeno per acquisire le competenze necessarie a farlo.

Ed ecco che arriva TalentFarm, un progetto pensato per colmare il vuoto tra mondo della scuola e mondo del lavoro. Attraverso incontri con aziende, organizzazioni e università, gli studenti avranno modo di comprendere fin dai primi anni di liceo cosa vogliono per il loro futuro. Configurandosi come no-profit, l’associazione fa dei contributi dei propri collaboratori la sua forza: gli studenti costituiscono la componente che impara attraverso esperienze e arricchisce le aziende con uno sguardo all’avanguardia e una mentalità innovativa, le aziende permettono ai ragazzi di capire concretamente come funziona il “mondo dei grandi” e di non sentirsene esclusi da e per sempre, le scuole fanno da tramite tra le due parti.

Per gli studenti, venire a contatto con queste realtà il prima possibile sarà un vantaggio straordinario: svilupperanno competenze che non avrebbero potuto ottenere altrimenti e potranno guardare al loro futuro con qualche speranza o, perché no, certezza in più.

Il futuro fa paura, è vero, ma ne fa un po’ meno se qualcuno ci aiuta ad affrontarlo: fatti aiutare da TalentFarm.

Abbiamo anche una pagina Facebook, un sito e, molto presto, un’app.

 

Maskandra: Star Wars- La saga colpisce ancora

Maskandra: Star Wars- La saga colpisce ancora

“Tanto tempo fa in una galassia lontana lontana…”

Poi la scritta gialla che compare sullo schermo, la colonna sonora, e ti senti pervadere da un’eccitazione forse esagerata, perché in fondo è solo un film, ma di fatto non è solo un film. E’ la saga cinematografica più famosa di tutti i tempi, con ben 9 premi Oscar vinti (un record, considerato che l’Academy di solito non apprezza il genere fantascientifico) e un fandom di tutte le età che probabilmente è il più grande del mondo, perchè tutti amano Star Wars.

Tutto iniziò nel lontano 1977, quando “Una nuova speranza” debuttò nei cinema Americani. Nessuno sapeva cosa aspettarsi, nessuno aveva mai osato produrre una pellicola del genere, in tempi in cui gli effetti speciali erano praticamente inesistenti, e probabilmente lo stesso George Lucas, creatore della saga, non si aspettava una grande accoglienza.

Invece quel primo film segnò l’inizio di un era destinata a non tramontare mai, creò un mondo fantascientifico che non fu mai più eguagliato e dei personaggi che sono diventati storici: Luke Skywalker, la Principessa Leia, Han Solo, Chewbacca, ma soprattutto Darth Vader, il cattivo più famoso di sempre, e forse anche il più amato.

Tre anni dopo, ecco il sequel che tutti stavano aspettando, con la storica rivelazione “Luke, io sono tuo padre” a causa della quale molti spettatori sono ancora ricoverati in stato di shock; e se dunque questi poveri spettatori non seppero mai come andò a finire tra Luke e Darth Vader, tutti i sopravvissuti poterono scoprirlo nel 1983, quando uscì “Il ritorno dello Jedi”, destinato ad essere l’ultimo film della trilogia.

Ma ovviamente non poteva finire cosi, nessuno era pronto a dire addio alla saga; certo, i fan hanno dovuto penare un bel po’, ma finalmente nel 1999 uscì al cinema il primo dei tre prequel dedicati a Guerre Stellari, incentrati sulle vicende di Anakin Skywalker prima che egli diventasse il malvagio Lord Fener e della principessa Padmè Amidala. L’accoglienza non fu calda come per i tre capitoli precedenti, a causa delle incongruenze tipiche dei prequel e, diciamocelo, anche perchè i fan ormai erano affezionati a Luke, a Leia e a Han Solo: ci si poteva consolare con la presenza di C-3PO e C1-P8, ma non era la stessa cosa. Nonostante ciò i film ebbero comunque un enorme successo al botteghino, grazie ai fan che non abbandonarono la saga, ma ricevettero anche molti commenti negativi da parte della critica; il succo del discorso è: come la trilogia originale non ce n’è.

Ancora una volta però il fenomeno Star Wars non era destinato a chiudersi. Complice l’enorme marketing realizzato attorno alla saga, con pupazzetti di Darth Vader e finte (purtroppo) spade laser, la Forza di Guerre Stellari non si spense. E infatti oggi, 10 anni dopo l’uscita dell’ultimo dei tre prequel, e a ben 38 anni dall’uscita del primo film della saga, siamo qui a festeggiare l’uscita dell’Episodio VII: dopo tanti anni di attesa i nostri desideri sono stati esauditi. E se aspettare 2 anni per l’Episodio VIII ci sembra troppo, non ci dobbiamo arrendere, possiamo e dobbiamo resistere, ricordandoci che non siamo soli.

La Forza è con noi.

Nicol Giraldi, 5 G (Liceo Mascheroni)